Blau Dorè
Ogni volta che vado alla Vineria La Bigoncia a Bergamo io non scelgo cosa bere: mi abbandono alle sapienti intuizioni enoiche di Sara, che conosce molto bene la qualità dei vini che propone ai suoi clienti.
Ogni volta mi suggerisce qualche chicca in bottiglia: per me sono sempre piacevoli bevute, accompagnate da piatti semplici e deliziosi.
L’altra sera è stato il turno di una bella bolla, il Blau Dorè di casa Pravis, millesimo 2016, blanc de noir Trento DOC che fa passaggio in legno e sosta 30 mesi sui lieviti.
Mamma che bottiglia.
giallo paglierino, con riflessi dorati, perlage fine e persistente
intenso, complesso, fine: evidenti note di frutta tropicale, minerale, fragrante
morbido, fresco, sapido, equilibrato, fine, persistente
Un signor spumante: piacevolissimo, ammaliante per freschezza e setosità.
Una bottiglia così e l’ottima compagnia mi hanno raddrizzato la settimana, vissuta claudicante anche a causa di una severa distorsione alla caviglia sinistra.
La calda chiacchierata sul senso del dovere e sul senso del piacere, sul significato di servizio al pubblico e sull’importanza di non andare in overbooking mi ha fatto riflettere e mi ha rasserenata al tempo stesso.
Come in una buona bottiglia di spumante a base di pinot nero la forza, la freschezza e la morbidezza sono ben equilibrati, così nella vita l’azione, la franchezza e la dolcezza dovrebbero essere persistentemente miscelate.
Questo è il periodo in cui mi ci vogliono decisamente più setosità, più bollicine e più impacchi con l’albume alla caviglia.