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gabbie

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Come diceva l’artista Giorgio Rastelli nel lontano 1975 presso la Galleria 72  dei miei genitori in Bergamo…. Non mettetemi in gabbia!

Da rosso a giallo, hanno aperto le gabbie e non potevamo rimanere ancora tra le quattro mura di casa; ci siamo fiondati in auto e siamo partiti per il primo viaggetto del 2021.

Quanto è bello viaggiare, cambiare orizzonti, variare i punti di vista, assaggiare nuovi vini, conoscere nuove persone!
La prima tappa è stata a base di bianchi, Lugana per la precisione: vini connotati da profumi vigorosi (mandorla ed agrumi in particolare), da corpo e calore, da acidità e sapidità.
Siamo stati accolti con grande calore e genuina sorpresa, come primizie di stagione, da Mariagrazia al B&B Orchidea del Garda a Peschiera del Garda.
Vagando tra vigneti, abbiamo raggiunto Pablo e Debora della giovane azienda vinicola Cantinetta Paradiso (FB) che produce Il Dome, un bianco a base di turbiana in purezza che prende il nome (e lo stile) dal nonno di Debora; corpo e sapidità ci impressionano.
Pablo, che è musicista, ha ideato le etichette per le bottiglie; siamo i primi estranei a vederle in anteprima ed a fantasticare con lui su possibili accostamenti vino-canzone: Il dome è senza dubbio La Locomotiva di Francesco Guccini, mentre il 5 Sensi è decisamente una canzone di Gazzè, vista la sua estrosità.
Prima cena all’aperto dell’anno al ristorante Sapori in cantina: una goduria!
Riapertura stagionale post lockdown, pochi commensali, personale squisito, piatti semplici, immediati e gustosi.
Ottimi la trippa alla parmigiana e la tagliata di maialino iberico, accompagnati da Lugana della casa, e che casa!
L’azienda agricola Fraccaroli è una nota azienda vinicola che fa ottimi prodotti vinicoli ed oleari.
Dal Lugana al Marzemino: la gabbia ha le maglie un po’ più larghe e ci permette il cambio di Regione.
La Casa del Vino della Vallagarina di Isera è tappa obbligata per chiunque voglia scoprire il Marzemino (e non solo) nelle sue diverse sfaccettature.
La Casa lagarina è nata per promuovere i prodotti vinicoli del territorio, in particolare quelli di una trentina di produttori vinicoli che propongono diversi vini a base di chardonnay, lagrein, marzemino, merlot, moscato giallo, müller thurgau, pinot grigio, schiava gentile e grossa, sauvignon bianco, cabernet, traminer e teroldego.
Abbiamo alloggiato e cenato gran bene!
Decisamente interessante la degustazione di alcuni vini (marzemino e pinot nero, in particolare), condotta da un giovane ed assai entusiasta Daniel, che ringraziamo per la pazienza e la voglia di mettersi in gioco.
Sono diverse le etichette che mi hanno colpito e di cui avrei voluto visitare i campi aziendali.
Avendo solo un paio di ore a disposizione, sulla strada di ritorno verso casa, abbiamo dovuto limitare la scelta.
Abbiamo fatto scorte di Trento DOC all’azienda agricola Letrari di cui abbiamo assaggiato, la sera prima, il suo Cuveè Blanche vispo e leggero, floreale, preciso in bocca, fresco e sapido; le altre bottiglie le gusteremo con calma a casa.
Colpiti dal pinot nero Paradis Plus del 2016, abbiamo visitato l’azienda Borgo dei Posseri, una perla di aziendina di 230 ettari ad Ala, di cui una ventina vitati, tra i 500 e i 700 m slm, ben lontani dai rumori della vallata.
Un gioiello di borgo, originariamente senza acqua, ora risplende di vita e lavoro enoico.
Martin ha cambiato vita, passando dai numeri a video a quelli tra zolle e barbatelle di vite; di impegno ne ha messo davvero tanto, in questi versanti scoscesi e i risultati sono decisamente appaganti.
Pinot nero, müller thurgau, gewurztraminer la fanno da padrona; vorrei però tornarci con il sole al Borgo, per camminare tra le vigne seguendo l’Enotour aziendale.
Grande idea questa: ti forniscono di cestino con lo spuntino, di una mappa e sei libero di andare alla ricerca delle isole attrezzate con le bottiglie da degustare.
Una sorta di caccia al tesoro, dove la preda è servita in calici e dove si è liberi di oziare tra una cattura e l’altra.
Si torna così felici nella nostra regione dal colore equivalente, con la consapevolezza che le sfumature di colore nel bicchiere sono un ottimo strumento per evadere di prigione!