Oca Bianca
Una piccola osteria calda ed accogliente, a due passi da Bergamo.
Primo giro a febbraio: Francesca ci accoglie e ci segue in sala ed è decisamente espansiva.
Le pareti sono ricche di insegne e di cassette di legno di vini, i tavoli e i ripiani sono ricchi di colori e oche di ogni tipo.
Piatti deliziosi, curati, semplici e digeribili (feedback digestivo positivo), prezzo nella giusta media bergamasca, il tutto accompagnato da un pinot nero veronese niente male (Corte Quaiara 2015)
Ocabianca è per me una piccola tana di piaceri culinari, ben gestita e ben presentata.
Aneddoto della serata, di cui certo l’osteria non ha colpe: la sciura del tavolo vicino che copriva, con il suo profumo, i profumi del mio pinot nero.
Preferisco le narici inebriate dal profumo dei gustosi piatti dell’Oca Bianca piuttosto che invase dalla boccetta di Chanel numero 5!
A parte la sciura con lo sciauro, all’Oca Bianca ci tornerò e ritornerò ancora.
A proposito di inebrianti note alcooliche…ho apprezzato quelle della bottiglia di PINUAR: pinot nero veronese consigliato da Francesca, dalla loro lista di vini sobria ma affatto banale.
Occhio: Bel colore rubino, scarico;
Naso: frutti di bosco, rabarbaro, spezie
Bocca: note di frutti di bosco e lampone, morbido, buona acidità e sapidità, persistente ed avvolgente
Bel vino: la lista delle aziende da visitare si allunga sempre più…
Web: https://www.ocabiancaosteria.it/
Dove? qui, a Treviolo (BG)
Azienda agricola Corte Quaiara: Corte Quaiara