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Piombino e dintorni

Piombino e dintorni

Dopo tutto quello che la primavera e l’estate 2020 mi hanno riservato, ho bisogno di un profondo bagno nel mare.

Nuotare, ispezionare con lentezza fondali, lavare la testa da pensieri, pulire le idee, preparare corpo e spirito all’autunno.

Possibilmente in un mare dall’acqua cristallina, con un sano paesaggio agricolo di contorno, poche persone e tanta natura.

La costa etrusca attorno a Piombino è l’ideale: meta conosciuta e visitata di anno in anno, sempre fuori stagione ma sempre piacevole e rigenerante.

Non pensavo, però, di trovare pinguini ed orsi polari in spiaggia!

Sono riuscita a godermi un unico ed indimenticabile bagno il giovedì pomeriggio: acqua perfettamente limpida, temperatura ad hoc, dolci onde, zero meduse.

Poi il tempo è cambiato ed ho assaporato vento, forte vento, onde impossibili da bucare, acqua troppo fredda per immergersi, sole timido che si nascondeva fra nuvoloni grigi, aggressivi e carichi di pioggia.

Neanche il mezzo mutino mi ha salvata, la mareggiata di venerdì ha vinto, con forza e freddezza, la mia voglia di nuotare.

La pensioncina dove ho alloggiato, che è rimasta agli anni 50 nello stile e nell’arredamento, era piena perlopiù di affezionati clienti stranieri. Fosse in mano mia, quella pensioncina, verrebbe ribaltata come un calzino, senza per forza aspirare a diventare un resort 5 stelle.

Ma quella costa marina, dove l’agricoltura guarda il mare, carica di balle di fieno, colture di pomodori, spinaci, meloni, vigneti, macchie di mirto, pinete e leccete, quella costa è un pezzo del mio cuore, del mio passato, del mio futuro e ovviamente del mio freddo e ventoso presente.

Sono contenta di esserci stata, anche solo per ricordarmi che anno dopo anno Baratti è sempre lì, fedele a se stessa, conosciuta e turistica ma attraente e speciale fuori stagione.

 

Tra i tanti riferimenti della zona, in questo breve giro sono passata da Paolo, dell’ Azienda Agricola Sant’Agnese a fare due chiacchiere tra le vasche colme di vino.

Adoro le aziende agricole come questa: zero fuffa e tanta sostanza.

In un posto come la Toscana, dove solitamente ti fanno pagare solo l’idea di avvicinarti ad un grappolo d’uva, dove ogni azienda vinicola ha un’insegna luccicante con l’immancabile  “wine tasting” fuorviante, sedersi a degustare con Paolo è oro: puoi assaggiare i vini spillati direttamente dalle vasche, senza tanti fronzoli, dritti al cuore del vino, al frutto del suo lungo e attento lavoro di vigna. Questo è il vero uaintesting! Vi racconterò dei suoi vini successivamente: meritano un post dedicato.

 

Immancabile la tappa ad un paio di buoni ristoranti in zona:

Osteria Torre di Populonia

Cucina ottima, prezzi consoni, attenta e non scontata la carta dei vini. Bravo ed esperto il patron che te li sa raccontare (apprezzo quando il sommelier sa anche descrivere quello che ti vende: dovrebbe essere sempre così!).

Questo locale è all’altezza delle mie aspettative, non smetto mai di tornarci con piacere.

Il tiramestoli

A due passi dalla lunga spiaggia che da Piombino si srotola verso Follonica, un simpatico ristorante pieno di mestoli sorridenti.

Per arrivarci devi perderti, ancora una volta, nei campi dove una tempo, forse, c’era solo agricoltura ed ora c’è anche agro-turismo.

 

Avrei voluto provare e riprovare anche questi (sarà per le prossime tappe):

Piombino:
Al Baccanale

Il Garibaldi innamorato

La rocchetta

L’Osteria via Ferruccio 25 – Piombino

Volturno Via Vittorio Emanuele 41 – Piombino

Suvereto:

L’Ciocio Osteria di Suvereto

Di ritorno verso Parma:

Mauro – via Roma 223 Barbarico di Tresana

Masticabrodo – Strada Provinciale per Torrechiara 45A Pilastro (PR)

Trattoria Corrieri – Parma