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Ravioli a coste

Diario di una quarantena di kg in più

Ravioli a coste

Urca, erano rimasti ancora un paio di coste bianche nell’orto!

La fresa non è ancora passata! Ora cosa mi invento?
Non se ne può più di mangiarle bollite….

Ormai sono diventata esperta di pasta fresca fatta in casa, basta cambiare le forme ed eventualmente riempirla con qualcosa e il gioco è fatto.

Si parte con la solita pasta con uovo e farina di grano tenero e/o sfarinato di grano duro (proporzioni 1 uovo ogni 100 gr di farina) e con una manipolazione adeguata dell’impasto.

Per il ripieno: coste, ovviamente, fatte prima cuocere a vapore, poi strizzate bene e tritate insieme a mandorle, spezie, pomodori secchi, capperi, formaggio, pancetta e un po’ di Philadelphia. I ravioloni sono poi conditi con olio, pancetta e salvia, a piacere.

Sono buoni, sono belli e, come svuota-frigorifero, utili.

Con la pasta avanzata, ho predisposto le tagliatelle che, dopo varie prove nelle ultime settimane di quarantena, finalmente hanno raggiunto la giusta consistenza e spessore.