RI-BOLLITA
Un piatto toscano semplice, sano e gustoso.
È un tipico piatto povero di origine contadina il cui nome deriva dal fatto che un tempo veniva cucinato in gran quantità (soprattutto il venerdì, essendo piatto di magro cioè vegan friendly) e veniva ribollito nei giorni a seguire.
Sulla povertà del piatto avrei da ridire, sull’importanza del ribollirlo no: il giorno dopo la ribollita è davvero più buona.
Ingredienti: 1 cipolla rossa, 2 carote, un gambo di sedano, 4 patate, 10 zucchine, 300 gr fagioli secchi (fatti rinvenire e cotti a fuoco lento), un mazzetto di bietola, un cavolo verza, un porro, un mazzetto di cavolo nero, passata di pomodoro.
Soffriggere la cipolla, aggiungere le verdure tagliate a dadini ad eccezione della verza, del cavolo nero e dei fagioli che verranno aggiunti dopo.
Quando le verdure hanno rifatto un po’ della loro acqua, aggiungere acqua calda, il cavolo nero e la verza tritati grossolanamente.
Coprire e far sobbollire a fuoco lento per un’oretta. Aggiungere poi i fagioli, sale e pepe e continuare la cottura mescolando spesso (i fagioli facilitano il depositarsi della zuppa), aggiungere infine la passata di pomodoro.
Si possono sostituire le zucchine con la zucca, le erbette con le coste bianche, la passata con pomodori interi o in scatola ed ovviamente i fagioli secchi con quelli pronti in scatola…
Mettete nel piatto una fetta di pane raffermo o tostato, su cui si può sfregare uno spicchio di aglio e versare la ribollita.
Attenti a non ustionarvi la lingua!