TRIBIANA 2014
Faccio un salto in un’enoteca storica di Ponte San Pietro, perché in tempi di fase 2 ci si muove solo per cause di assoluta necessità.
Il titolare, dopo aver acquistato un rum e un porto old style, di cui parlerò più in là, mi regala una bottiglia di bianco, visto che ero incuriosita dall’etichetta.
Trattasi di un IGT Bianco di Toscana dell’azienda Pieve de Pitti.
Un bel bicchiere brillante di un caldo e pieno giallo dorato, con sfumature aranciate
Complessità ed intensità che ammaliano, con note iniziali di fiori gialli appassiti e frutta a polpa gialla matura, sentori minerali, salmastri, e poi ancora miele e vaniglia ed infine, dopo qualche minuti nel bicchiere, note tostate e persino eteree.
In bocca molto intenso, morbido, fresco, sapido e persistente.
Forse il tocco di ossidato è un poco evidente, per il resto questo vino, a base di trebbiano vendemmiato tardivamente e fermentato in legno (si sentono nettamente le note mielate, oltre al tocco di ossidazione) è corposo, morbido, ammaliante, affatto banale.
Web: http://www.vinidivini.eu/