50 sfumature di rosa
L’idea di organizzare questa serata mi è venuta dopo che ho sentito per l’ennesima volta l’esclamazione “a me il lambrusco non piace!“
Ed hai ragione anche tu se sei stato stato abituato a bere scadenti imitazioni di lambrusco, dolciastre e senza carattere!
I tempi sono cambiati ed il gusto degli amatori ed appassionati di vino anche; la curiosità spinge ad esplorare tutte le zone vinicole, a provare vini cosiddetti “minori” ma soprattutto a divertirsi con colori, profumi e sapori senza ancorarsi al prezzo o all’etichetta, come se fossero verdetti lapidari.
Ho voluto proporre, in collaborazione con @Associazione Italiana Degustatori, una serata all’insegna delle bollicine che si sposano perfettamente con la cucina dell’intera Emilia Romagna, a base di vini emiliani freschi, fragranti, fruttati e succosi, aggressivi ed agili al tempo stesso.
Abbiamo immaginato di viaggiare attraverso nebbie, canali, campi e mattoni di argilla.
Abbiamo fantasticato di sederci a corte della viceregina Matilde di Canossa nel suo castello, bevendo vino a base di spergola con i suoi potenti ospiti,
Abbiamo indossato i panni di Mario Soldati, famoso giornalista che nel suo viaggio in Italia compiuto nel 1970 ha visitato le terre emiliane e decantato le lodi del lambrusco che definisce “vini umili, freschi, con un’aggressiva vitalità offerti e gustati in accompagnamento (più che mai) al cibo, ad una cucina copiosa e violenta“. Perché qui, in Emilia “Il mangiare e il bere vino sono inestricabilmente e sacralmente congiunti“.
Ci vogliono vini all’altezza per la tavola emiliana ed il lambrusco ha tutte le qualità giuste: bella acidità, bassa gradazione alcoolica, profumi vinosi e fragranti, tannini poco percettibili, pungenza; insomma un vino naturalmente sbilanciato verso le durezze che si “congiunge” perfettamente con una cucina grassa, gioiosa, ricca e profumata.
L’aperitivo è iniziato con la degustazione di un vino a base di spergola, vitigno radicato storicamente e culturalmente nei dintorni del castello di Canossa, caratterizzato da un bouquet verde ed agrumato e da freschezza e sapidità molto piacevoli.
La serata è proseguita con racconti e degustazioni di alcune delle dodici varietà di Lambrusco, prodotti prevalentemente nelle provincie di Reggio Emilia e di Modena, in un caleidoscopio di colori e di fragranze.
Ecco i vini degustati:
Spergola Colli di Scandiano e Canossa DOC Spumante Brut “Brina d’Estate” Tenuta Aljano – 100% Spergola
vivace giallo paglierino con riflessi verdi
fragrante e fruttato, con piacevoli note di mela verde ed agrumi
fresco e sapido, perfetto con gli aperitivi a base di gnocco fritto, salumi, tigella ed erbazzone
Spumante Rosè metodo classico Dosaggio Zero Lambrusco dell’Emilia DOC “Scandilia” 2019 – Tenuta Aljano – 100 % Lambrusco Montericco
Incantevole e vivacissimo colore rosa ramato, con una spuma persistente e “perlage” sottile
piacevoli ed intense note di confettura di lampone e fragolina di bosco, con sbuffi di lieviti
frutta rossa accompagnata da una freschezza ed una piacevole ed equilibrata struttura
Sorso chiama sorso.
Lambrusco di Sorbara DOC “Leclisse” – 2021- Az. Agr. Paltrineri– 100 % Lambrusco Sorbara
vivace rosa cipria, perlage fine
note di buccia di mela rossa, di fragolina di bosco, di lampone e di vaniglia
decisamente fresco, pulito e tagliente in bocca, sferzante e persistente
Lambrusco dell’Emilia IGT “Solco” – 2021 – Az. Agr. Paltrineri- 100 % Lambrusco Salamino
rosso rubino-porpora fitto
note intense di frutta matura, ciliegia e amarena e piccoli frutti a bacca nera, sentori di violetta
piacevolissimo e di grande bevibilità, leggermente tannico ed abboccato, grande equilibrio tra acidità e morbidezza
Rosso frizzante Reggiano Lambrusco DOC “Settefilari” Tenuta Aljano – 85% 6 varietà di Lambrusco (Montericco, Barghi, Maestri, Marani, Oliva, Salamino) 15 % Malbo Gentile
rosso rubino intenso
frutta a polpa rossa matura (ciliegia, prugna)
buona freschezza, tannino gentile e corpo
Alla fine di questo tripudio di colori rosati e violacei, di profumi fragranti di frutta rossa fresca e diversamente acida è tornata la fame….voglia di salumi, lessi, zampone e gnocco fritto!
A fine serata, a casa, veniva lunga a cucinare zampone e gnocco fritto…. mi sono dovuta accontentare di una superba carbonara cucinata al volo da TopiTopi ed accompagnata, ovviamente, da un bicchiere di lambrusco.
A proposito, tra quelli provati, quale secondo te si abbina meglio con la pasta alla carbonara?
Foto di copertina: Castello di Canossa di Marco Cattani per www.openlib.emiliaromagnaturismo.it
Foto della serata: @Sara Vassalli