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Lumacotti o pollo?

Diario di una quarantena di kg in più

Lumacotti o pollo?

Con una giornata di sole spettacolare e temperature decisamente miti, si pranza all’aperto e, vista l’intensità di luce, con gli occhiali da sole.

Piatto unico: pollo alle olive a allo zenzero. Tranqui, niente lumacotti.

Il segreto è far marinare il pollo (anche per altri tagli di carne va bene) nella birra per qualche ora, insieme ad aromi a piacere.

Ho usato la birra che è stata acquistata per fare le trappole ai lumacotti nell’orto, previo nulla osta papale.

I poveri bausciosi, soprattutto dopo la pioggia, preferiscono infatti tuffarsi nei bicchierini di birra strategicamente semi-interrati tra le insalate, piuttosto che divorare i germogli dell’orto.

Quindi, o l’insalata o il lumacotto, la vita è fatta di priorità.

Nell’orto comanda la verdura, in cucina io.

Dopo la marinatura, si scola il pollo, lo si mette in una pirofila oliata insieme ad abbondanti zenzero ed olive verdi e si inforna il tutto.

Non so se era la luce, il tepore, il pollo marinato o il Grignolino del Monferrato Bricco del Bosco 2018, ma il pomeriggio l’ho passato strisciando (senza sbausciare) dall’amaca alla sdraio, in uno stato di morbidezza e relax.