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Reis 2016

Reissende tiere, tu mi intrighi

Reis 2016

Di ritorno dal week end sul Lago di Garda (leggi post Salò e dintorni ), facciamo tappa all’azienda vinicola Pasini San Giovanni.

Non abbiamo avuto modo di fare alcuna degustazione, avevo fretta di tornare a casa ed è stata una vera toccata e fuga, giusto il tempo per portare a casa qualche bottiglia.

La cantina aziendale è a Raffa di Puegnago, in piena Valtènesi, sulle prime colline affacciate a lago, mentre i terreni coltivati, oltre che attorno alla cantina, sono nei comuni di riviera in Valtènesi ed in Lugana.

Prevalentemente l’azienda imbottiglia Valtènesi (da uve groppello) e Lugana (da uve turbiana).

Tra tutte le bottiglie acquistate, inizio con il Reis clone 49 del 2016, Garda Classico DOC, a base di riesling renano del vigneto Pedemonte di Picedo di Polpenazze.

Cristallino, giallo paglierino con riflessi dorati, consistente

 

intenso, complesso, fine; floreale (fiori bianchi), fruttato (pesca, mela golden), un tocco di miele, note minerali e di idrocarburi, spezie dolci, erba tagliata appassita

 

morbido, fresco, sapido; un vino decisamente fine ed elegante, con una buona peristenza, pieno e davvero piacevole.

 

Senza saperlo, dopo un paio di snasate, ho esclamato: selvatico!
Poi leggo l’etichetta, che riporta la probabile etimologia del nome di questo vitigno: “Reissende tiere“, vale a dire animale selvatico, in ragione dell’aroma del vino che rimanda ad una profumazione muschiata.

Ecco, ho provato pochi Riesling nella mia vita, ma dopo questa bottiglia, che mi ha proiettato con i sensi in un sottobosco ricco di muschio, erba appassita e foglie secche, ho capito che il selvatico mi intriga assai e voglio proprio conoscerlo meglio.

 

Foto del bosco: fotografo Federico Liardo Facebook e Instagram

Web: Pasini San Giovanni