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Lasagne a coste

Diario di una quarantena di kg in più

Lasagne a coste

Non se ne può’ più di mangiare coste bianche bollite o saltate in padella ma il motto ormai lo conoscete: qui non si butta via niente, e l’orto chiede una rotazione colturale proprio dove ci sono le coste bianche.

Si parte con il raccolto massivo, poi con la mondatura, il lavaggio e la cottura a vapore: non bollirle sennò scolarle dall’acqua in eccesso è un delirio.

Opto per le lasagne: obbligatoria la besciamella ricca di formaggio, ma molto ricca, il resto lo fa il forno.

Il Valcalepio Il Grena 2009 che ho aperto non era il vino in abbinamento ideale, ci vuole qualcosa di più morbido (un bianco o uno spumante), perché le coste bianche allappano un po’ e il tannino, ovviamente, non si sposa a dovere, né con le coste, né con gli spinaci.

Andrebbe bene in abbinamento anche un vino rosso giovane, fresco e magari con qualche bollicina (sto aspettando che arrivino i lambruschi che ho ordinato!).