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viaggio al centro dell’ acino

viaggio al centro dell’ acino

Da un incontro apparentemente casuale tra anime vulcaniche (io, Martin e Nicole) è nato il progetto “Dal vino alla tela”.
Non si tratta di semplici degustazioni di vino e cibo, né di dipingere con il vino, ma di un vero e proprio viaggio che parte dalle sensazioni fisiche in degustazione, si srotola fra intuizioni e fantasie e raggiunge la tela con la creazione di un dipinto.

Prima tappa del viaggio presso l’Hotel Spa Parigi 2 a Dalmine: l’acino d’uva.

L’acino è il frutto della vite, una bacca, ed ha struttura, caratteristiche fisiche e biologiche che in natura permettono la sopravvivenza della specie.
L’uomo produce vino sfruttando in modo sapiente le caratteristiche delle diverse parti dell’acino, creando un prodotto che è una forma d’arte, diversa per vignaiolo, luogo e stagione.
Per il viaggio ho scelto tre vini, ognuno legato fisicamente e metaforicamente ad una parte dell’acino: buccia, polpa, vinaccioli.
La degustazione ha preso spunto dalla botanica, passando per l’analisi sensoriale ed è approdata, in modo giocoso, sulla tela in modo guidato attraverso la guida di Martin, maestro d’arte.
Dopo ogni bicchiere in degustazione, accompagnato da un piatto in abbinamento, i viaggiatori sono stati invitati a scegliere alcuni colori e a preparare il fondo del dipinto, come a togliere metaforicamente la buccia dell’acino e adagiarla sulla tela.
Successivamente, sono passati a dipingere la polpa ed infine i vinaccioli, seguendo le proprie sensazioni degustative e trasformandole in un dipinto, addentrandosi sempre più nel bicchiere, nell’acino e nei colori.
La degustazione è stata un gioco di sensazioni fisiche e di fantasia, senza schemi, senza giudizi, libera.
Una volta raccontate le regole del gioco, i viaggiatori-artisti si sono pian piano calati nella parte ed hanno aperto le porte alla creatività, con grande impegno!
I vini, strumenti di piacere e di ispirazione, sono stati le chiavi di quelle porte.

Eccoli:

Fonte Farro Umbria IGT 2022 Francesco Annesanti
Vino bianco a base di grechetto, con lieve macerazione delle bucce nel mosto, si presenta di un vivace giallo dorato, con profumi di fiori e bianchi, pera, note di erbe balsamiche mentre in bocca è polposo, pieno, con una nitida freschezza e un lieve tannino.
Un vino bianco carico ed energico, fatto da un vignaiolo caparbio e sensibile (ne ho parlato qui), che aiuta a rompere il ghiaccio della serata.

Ombra di Rosa Toscana IGT 2021 Podere Luisa
Vino rosato a base di sangiovese ottenuto con la tecnica del salasso, di un color cerasuolo luminosissimo, ricco di piccoli frutti rossi al naso e soprattutto al palato, fresco e sapido, gustoso e di piacevole e succosa persistenza.
La tecnica del ‪salasso‬ o saignée consiste nel prelevare dalla vasca di macerazione di un vino rosso una quantità di mosto variabile e la si vinifica in bianco, ottenendo così un vino rosato ricco di sostanze aromatiche, concentrato e corposo.‬‬‬
Qualcuno mormora timidamente che “sembra ossidato” a vedere il colore con sfumature d’arancio, ma di vecchio o spento questo vino non ha nulla, al contrario ha una luminosità portentosa ed è profondamente succoso e persistente in bocca.

Lorano Marche Sangiovese IGT 2017 Maria Pia Castelli
Vino rosso a base di sangiovese, di un brillante e fitto colore rubino, ricco di profumi di ciliegie, tabacco e spezie, con un sorso ricco, fresco e tannico.
Un vino avvolgente e corposo, dove l’astringenza del tannino è viva e piacevole.
Un vino caldo perfetto con lo spezzatino di manzo proposto in abbinamento, proposto a chiusura di una serata intensamente emozionante, piena di colori e di calore umano.

 

Il viaggio degustativo e creativo è appena iniziato, ci aspettano altri esperimenti artistici!

Photo credit: Erica