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nuvole e radici

nuvole e radici

Sono passata dalle nuvole in cielo alla scoperta delle radici.

Radici che sono emerse da un terreno remoto e a me sconosciuto (leggi Sicilia e I miei nonni ), legami familiari che vengono da lontano, cugini conosciuti e sconosciuti che ora, meglio tardi che mai, sono presenti nella mia vita.

E’ un’avventura emozionante percorrere nuovi legami familiari, attraverso una tastiera, una fotografia in bianco e nero, un legno levigato dall’acqua di un torrente, un bicchiere di rum, un piatto di legumi.

E’ una magica alchimia radicale che prende le nuvole e le trasforma in sostanza vitale.
Mi vengono in mente i legumi, piante che hanno uno stretto legame con alcuni batteri simbiontici i quali, in cambio di ospitalità nelle radici e un po’ di nutrienti, trasformano l’azoto molecolare presente nell’aria in azoto in forma ammoniacale, fertilizzante portentoso per il suolo.

Tra radici, legami e legumi, ho spazzato via le nuvole ed ho cucinato la pasta e fagioli secondo la ricetta originale di mio cugino Ric; buon appetito!

 

PASTA E FAGIOLI VEGANA

Metti in ammollo in acqua fredda, per una notte, i fagioli con un pizzico di bicarbonato.

Al mattino scolali, sciacquali, mettili in una pentola capiente con abbondante acqua, qualche grano di pepe verde, qualche bacca di ginepro, un paio di foglie di alloro.

Cuocili fino alla giusta consistenza; nel caso dei cannellini, il tempo di cottura è di circa tre quarti d’ora, decisamente meno di quello dei borlotti.

Prepara in una pentola del brodo vegetale e in un’altra pentola capiente un soffritto con abbondante trito di carote, cipolle, sedano e aglio.

Aggiungi al soffritto la metà dei fagioli, cuoci per una decina di minuti, aggiungi la passata di pomodoro e un rametto di rosmarino e cuoci per un quarto d’ora, a fuoco lento.

Togli il rosmarino, frulla il tutto, aggiungi il brodo vegetale caldo e, quando inizia a sobbollire, aggiungi la pasta e i fagioli rimanenti.

Una volta pronta la pasta, togli la pentola dal fuoco e attendi qualche minuto prima di servire, aggiungendo pepe, olio e peperoncino piccante a piacere.

VINI ABBINATI

La pasta e fagioli di Ric, dalla zia è stata accompagnata dal regalo di Natale di Ric e Marta, un Beujolais Moulin à Vent Chateau de Chénas 2002, il quale mostrava al naso nette note maderizzate, comprensibili, vista l’età del Beujoulais.

La mia pasta e fagioli, invece, si è abbinata con un Riviera del Garda Classico DOC Valtènesi Arzane 2015 dell’azienda Pasini San Giovanni che produce ottimi vini; ho acquistato alla cieca in azienda i loro vini e li sto apprezzando assai.

Ho già assaporato il riesling Reis 2016  ed il groppello “base” Valtènesi; Arzane è un signor groppello che proviene dall’omonimo cru in Picedo (BS).

rosso rubino scarico, con lievi riflessi granata, consistente

 

intenso, abbastanza complesso, fine: fiori appassiti, frutta rossa e viola matura, pepe bianco, vaniglia, finale tostato

 

secco, caldo, morbido, fresco, abbastanza tannico, sapido.

Equilibrato ed intenso, fine, persistente, di corpo, pronto e armonico.

Insomma, un vino fresco e polposo che avevo aperto per pranzo ma che di sera è risultato ancora più pomposo!

Foto di leguminose del titolo: fiori e foglie di Robinia pseudoacacia e radici di fagiolo dell’orto di Orto-Io!